VARIE
Ape Operaia… instancabile, indispensabile e insuperabile!
Hooop. Op-là! È il mio turno!
Mi presento: sono una ape operaia, la vera factotum dell’alveare.
Senza di me, e senza le mie millemila sorelle, la nostra regina non potrebbe regnare, il miele non arriverebbe mai sulle tue tavole…
e i fiori non avrebbero nemmeno il tempo di appassire, che già smetterebbero di esistere!
E sì, siamo tantissime! Ma lasciami raccontarti tutto da capo…
Una famiglia reale… ma non troppo democratica
La nostra è una vera monarchia: una sola regina, migliaia di api operaie (come me),
e qualche fuco (i maschi, che pensano di fare i fighi ma… lavorano pochino ).
Come tutte le mie sorelle, ho una sola mamma: la regina. È lei che depone tutte le uova della nostra grande famiglia.
Io, come tutte le api operaie, sono figlia della regina, ma non sono mai diventata regina.
Perché? Semplice: non mi hanno dato la pappa reale!
Solo le larve nutrite esclusivamente con quella crema magica possono diventare regine.
Io invece, dopo tre giorni di lusso… pappa normale!
Quindi niente corona, ma… tanto cuore.
Tutti si chiedono ma quale è il compito dell’ape operaia?
Che domande! Tutti!
Le api operaie hanno una vita multitasking, e ogni giorno cambiano mansione in base all’età.
Ti spiego:
1. Pulitrice e babysitter (giorni 1-3)
Appena nata, inizio subito a pulire le celle dell’alveare e a coccolare le larvette più giovani.
Niente coccole, niente regine!
2. Nutrice (giorni 4-10)
Mi occupo delle larve e… indovina un po’? Preparo pappa reale! La produciamo con ghiandole speciali che abbiamo in testa.
Roba da chef stellate!
3. Architetta e ceraiola (giorni 11-18)
Inizio a produrre cera e costruisco le celle. Le nostre geometrie fanno impallidire pure gli ingegneri della NASA.
4. Guardiana e poliziotta (giorni 19-21)
Sto davanti all’ingresso dell’alveare e controllo chi entra. Documenti, grazie! ♀️
5. Raccoglitrice (dal giorno 22 in poi)
E infine, quando sono esperta, divento bottinatrice. Esco, volo tra i fiori, raccolgo nettare, polline, resine, e perfino acqua.
Per portare a casa una goccia di miele… faccio anche 1000 viaggi!
Hai letto bene: mille!
✈️ Come imparo a volare?
Appena nata… sono già al lavoro!
Non faccio nemmeno in tempo a stiracchiarmi che già mi occupo delle sorelline nelle loro cellette!
Poi pulisco, riordino, sistemo l’alveare, e infine… imparo a volare! ✨
Prima di volare, studio. Studio il Sole, memorizzo il paesaggio intorno all’alveare e poi… spicco il volo!
Un po’ come prendere la patente, ma senza la motorizzazione civile.
Nel mio corpicino ho una sacca per il nettare, delle “cestelle” sulle zampe per il polline, e un navigatore incorporato.
Ah, e tre tipi di occhi!
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Due per vedere tutto bene da vicino e lontano,
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Uno “parietale” per orientarmi, anche a testa in giù!
Così, se mai dovessi difendermi… colpisco dove fa più male.
Dove metto quello che raccolgo?
Ho strumenti speciali:
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Il nettare lo custodisco in una sacca melaria,
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Il polline lo trasporto nelle “cestelle” sulle zampe posteriori.
Sembra poco?
Eppure con tutto questo lavoro le mie sorelle riescono a produrre deliziosi mieli come il nostro miele di castagno
o il profumato miele di sulla.
❌ Non posso fare figli
Il mio corpo è diverso.
Non posso deporre uova, il mio apparato riproduttivo non si è sviluppato.
Solo in casi estremi, quando perdiamo la regina e nessuno ci salva,
alcune di noi iniziano a deporre… ma solo uova non fecondate, da cui nascono solo fuchi, i maschi dell’alveare.
E il miele? Lo facciamo noi!
Il miele non è vomito! È una frase che non dirò mai abbastanza.
Lo trasformiamo nel nostro gozzo mellifico, che non è lo stomaco.
Ci mettiamo dentro enzimi speciali, lo deidratiamo e lo depositiamo con cura nelle celle.
Poi lo ventiliamo con le ali. Una vera arte!
Vuoi scoprire quanto è speciale? Guarda le nostre creazioni:
Miele di Castagno – ORO LUCANO
Miele Millefiori – ORO LUCANO
Ho anche tre tipi di occhi!
Esatto, mica due come voi umani:
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Due occhi composti per vedere tutto il mondo a colori,
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Tre ocelli per percepire la luce,
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E uno speciale sistema di visione per orientarmi anche nel buio più completo!
Attento però: se dovessi difendere la mia casa, saprei dove colpire!
Curiosità sulla ape operaia
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Non ho ferie. Mai.
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Vivo poco, ma intensamente: 40-50 giorni in estate, qualche mese d’inverno.
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Comunico con la danza dell’8, una coreografia perfetta per indicare ai miei compagni dove trovare i fiori.
La danza dell’8: il nostro GPS naturale
Forse non lo sai, ma noi api operaie non usiamo Google Maps.
Abbiamo qualcosa di molto meglio: la danza dell’8!
Quando una di noi trova una fonte ricca di nettare, torna nell’alveare e… balla!
Si muove a forma di 8, con un tratto centrale che indica:
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la distanza del fiore,
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la direzione rispetto al Sole,
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e anche la qualità del raccolto!
È il nostro modo per comunicare con le altre: un linguaggio elegante e precisissimo.
Chi dice che ballare non serve… non ha mai osservato un’ape operaia!
♀️ Quando invecchio, divento guardiana
Sì, esatto! Quando la mia carriera volge al termine, mi trasformo in ape guardiana.
La mia sacca del veleno è più carica e proteggo l’ingresso dell’alveare con fermezza.
Nessuno passa senza il mio permesso! ♀️
Il mio ciclo si chiude
Quando la mia energia finisce, esco silenziosamente. Mi allontano dall’alveare, mi sdraio sotto un fiore, e ritorno alla Natura.
Nulla si perde: tutto si trasforma.
Vuoi ringraziare l’ape operaia?
Puoi farlo gustando uno dei nostri mieli artigianali, raccolti proprio da api come me:
Scopri i mieli Oro Lucano »
Da ape operaia ti chiedo Un piccolo favore…
Quando vedi una ape operaia, non aver paura.
Siamo qui per aiutare il mondo. Per far fiorire la vita. Per portare il sole nei tuoi barattoli.
Rispettaci, aiutaci, e se vuoi… sostienici scegliendo il nostro miele artigianale:
Grazie di cuore per avermi ascoltata.
Se ti è piaciuto il racconto dell’ape operaia, condividilo con chi ama la natura.
Ci rivediamo tra i fiori. ✨
Alveare di api. Come è composta la famiglia di api e come funziona
